Rossini
Proprio quel giorno, in via del Duomo a Pesaro, nacque un bambino. Suo padre, Giuseppe Rossini, suonava la trombetta e il corno. La mamma, Anna Guidarini, era una bella ragazza che cuciva cappelli e cantava da soprano con voce d’angelo. Si racconta che le doglie del parto laceravano la donna distesa sul letto e che accanto a questo letto ci fossero le statuette di alcuni santi. Anna li supplicava d’alleviare il proprio dolore, quando a un tratto cominciò a soffiare un forte vento e a piovere con fragore. Il tuono di un fulmine fece cadere dal comodino tutte le statuette ad eccezione di quella di San Giacomo. All’improvviso il vento cessò, la pioggia finì e il pianto pieno di respiro di un bel bambino salutò la vita. I genitori decisero di chiamarlo Gioacchino, il figlio benedetto da un santo e da una notte di pioggia passeggera. Quel bambino crescendo sarebbe diventato il grande Gioacchino Rossini ma per questa nostra storia è solo Gioacchin Burrasca...