Mai scommettere la testa con il diavolo
Il racconto "morale"...
... di uno scrittore amorale
Toby Dammit, il nome del protagonista di questo racconto scritto da Edgar Allan Poe nel 1841, in inglese suona come un'imprecazione e la dice lunga sulle abitudini "socialmente deplorevoli" cui fin dalla tenera età egli fu incline. Se ogni percossa data nel verso giusto ad un bambino è capace di estirpare poco a poco il male da questo, allora ogni colpo nel verso sbagliato non può che radicarlo ulteriormente. Questo fu il caso di Dammit e fra le peggiori abitudini che sviluppò vi fu quella di formulare ogni sua affermazione in tono di scommessa, anche se, miserabilmente povero com'era, queste non erano mai proposte sul serio e, col tempo, la sua formula preferita divenne quella di scommettere la propria testa con il diavolo.
Le tavole di Giacomo Garelli sembrano evocare, grazie alle scelte cromatiche e la personale manipolazione della materia, le atmosfere tipiche delle opere di Poe. La luce mai reale, le inquadrature spesso cinematografiche, la narrazione sempre un passo avanti, e le diverse citazioni, accompagnano il testo costituendo in più di un'occasione una storia parallela che, seppur nutrendosi del brano, è capace di raccontare una vicenda arricchita e diversa. Le illustrazioni di questa edizione pubblicata da Orecchio Acerbo nella collana Lampi Light, dedicata a racconti brevi di grandi autori, dialogano magistralmente con il testo stabilendo una armonica sintonia fra i due linguaggi.
Le tavole di Giacomo Garelli sembrano evocare, grazie alle scelte cromatiche e la personale manipolazione della materia, le atmosfere tipiche delle opere di Poe. La luce mai reale, le inquadrature spesso cinematografiche, la narrazione sempre un passo avanti, e le diverse citazioni, accompagnano il testo costituendo in più di un'occasione una storia parallela che, seppur nutrendosi del brano, è capace di raccontare una vicenda arricchita e diversa. Le illustrazioni di questa edizione pubblicata da Orecchio Acerbo nella collana Lampi Light, dedicata a racconti brevi di grandi autori, dialogano magistralmente con il testo stabilendo una armonica sintonia fra i due linguaggi.